}

ANESTESIA E SEDAZIONE

Nelle unità di terapia intensiva (UTI) le gravi condizioni dei pazienti spesso rendono necessario il ricorso alla sedazione. Ciò consente di ottimizzare il comfort dei pazienti, la loro sicurezza e il loro benessere, in modo da facilitare l’aderenza a terapie che altrimenti risulterebbero poco tollerabili.

Lo scopo dell’UTI è sostenere le funzioni organiche essenziali dei pazienti gravemente ammalati, mentre gli interventi terapeutici effettuati esplicano i loro effetti, per esempio in caso di polmoniti, infarti o dopo eventi traumatici o alcuni interventi chirurgici maggiori.

Le funzioni che più comunemente devono essere supportate sono quelle relative al sistema circolatorio e respiratorio (attraverso un respiratore artificiale, si parla di ventilazione meccanica). In questa fase i pazienti sono molto instabili e hanno bisogno, per sopravvivere, di un intervento immediato e di una stretta e continua sorveglianza in UTI.

La sedazione consente al paziente di affrontare procedure di terapia intensiva, in particolare l’intubazione, di controllare l’ansia, di facilitare la sincronia paziente-ventilatore. Infatti, la maggior parte (fino al 72%) dei pazienti in terapia intensiva necessita di alcune forme di sedazione. Per esempio, i pazienti sottoposti a ventilazione meccanica hanno sempre bisogno di essere sedati. Lo scopo della sedazione in terapia intensiva è quello di mantenere i pazienti calmi e in una situazione confortevole, rendendo possibile la terapia e aiutandoli a fronteggiare una situazione fonte di stress e di paura.

Grazie all’impiego dei sedativi, inoltre, la richiesta di ossigeno è minore, la risposta allo stress (tachicardia e ipertensione) è meglio modulata, e ne consegue una migliore gestione del dolore.

Il livello di sedazione che si rende necessario varia da moderato a profondo, in base alle condizioni dei pazienti e del tipo di trattamento cui sono sottoposti. I sedativi più comunemente utilizzati per via endovenosa (EV) nelle UTI agiscono sulla corteccia cerebrale attraverso il sistema GABA, raggiungendo le strutture cerebrali profonde e a elevate concentrazioni possono indurre un’anestesia generale. Gli agonisti dei recettori alfa2-adrenergici esplicano il loro effetto sedativo a livello di midollo allungato (la regione che controlla il sonno e la veglia), esercitando sulla corteccia solo un effetto indiretto che porta a una sedazione da leggera a moderata.

Recentemente si sono evidenziati i vantaggi del passaggio da una sedazione più profonda a una più leggera, oltre a quelli dell’utilizzo routinario delle scale di sedazione e delle interruzioni quotidiane della sedazione.

Per i pazienti ventilati in modo invasivo in Terapia Intensiva un’alternativa all’impiego dei sedativi è rappresentata dalla somministrazione di oppioidi sintetici. Tali molecole vengono utilizzate come analgesici per l'induzione e/o il mantenimento dell'anestesia generale e come componente analgesico dell'anestesia monitorata. L'uso come analgesico può essere prolungato anche nell'unità anestesiologica postoperatoria e nell'unità di terapia intensiva. Consente la collaborazione del paziente, ma produce un intenso effetto di depressione sulla respirazione. La sua breve emivita riduce i problemi correlati alla depressione respiratoria all’estubazione, ma, quando il farmaco viene sospeso, si osserva anche un rapido calo di effetto.

Alcune esigenze non soddisfatte nell’ambito della sedazione in Terapia Intensiva, quali, ad esempio, la possibilità di correggere facilmente il livello di sedazione o di ridurre la durata della ventilazione, hanno rappresentato un incentivo per lo sviluppo di un agonista altamente selettivo del recettore α2, che riduce il rilascio di noradrenalina alle estremità dei nervi simpatici.

Gli effetti centrali sono mediati tramite il locus coeruleus, il nucleo noradrenergico predominante nel cervello. Grazie alla sua attività su questo sito, il prodotto possiede un effetto sedativo che conferisce la capacità di sedare, permettendo contemporaneamente al paziente di essere risvegliabile e interattivo. Il prodotto produce anche effetti ansiolitici ed analgesici.